Bullismo

SCHEMA DI PROTOCOLLO DI AZIONE

FASE SCOPO E AZIONI SOGGETTI COINVOLTI
1. Segnalazione Segnalare un presunto caso di bullismo/cyberbullismo per attivare un processo di valutazione e di presa in carico della situazione da parte della scuola
  • Alunno vittima
  • Alunni testimoni
  • Docenti
  • Genitori
  • Personale ATA
2. Analisi e valutazione dei fatti Raccogliere informazioni e testimonianze sull’accaduto, valutare se si tratta di un effettivo caso di bullismo/cyberbullismo e scegliere la tipologia di intervento più adeguata al caso
  • Docenti di classe
  • Team anti-bullismo
  • Vicario
  • DS
3. Intervento e gestione del caso Gestire il caso attraverso uno o più interventi opportuni, che prevedano il coinvolgimento delle famiglie degli alunni coinvolti, il supporto alla vittima, nonché misure per responsabilizzare il bullo/cyberbullo
  • Team anti-bullismo
  • Alunni coinvolti
  • Genitori degli alunni
  • Consiglio di classe
  • DS
  • Vicario
  • Psicologa d’istituto
4. Monitoraggio Monitorare l’efficacia nel tempo delle azioni intraprese
  • Docenti di classe
  • Team anti-bullismo
  • Psicologa d’istituto

Fase 1: SEGNALAZIONE

La fase di segnalazione ha lo scopo di attivare un processo di attenzione e di successive valutazioni relative ad un presunto caso di bullismo e cyberbullismo, evitando che un caso di sofferenza non sia considerato perché sottovalutato o ritenuto poco importante.

La prima segnalazione di un presunto caso di bullismo e cyberbullismo all’interno della scuola può avvenire da parte di chiunque: la vittima stessa, eventuali testimoni, genitori, docenti, personale ATA. Parimenti tale segnalazione può essere accolta da chiunque (studenti, docenti, genitori).

Chi si trovi nella situazione di accoglienza di segnalazione di un caso di bullismo ha il dovere di informare, per via orale o scritta, il Referente d’istituto o un altro membro del Team anti-bullismo, in modo tale da permettere una tempestiva valutazione del caso e un altrettanto rapido intervento.

La segnalazione può essere fatta al Team anti-bullismo e/o cyberbullismo d’Istituto, compilando il Modulo SIC001 in modalità Google Form disponiibile al link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc0w88C8DiNK79BWdXAFXL2UuKjT4QmfSrwoBs3pYq8CNZ71w/viewform?usp=pp_url

Fase 2: ANALISI E VALUTAZIONE DEI FATTI

Ricevuta la prima segnalazione, il Team anti-bullismo informa il dirigente e/o il vicario e procede immediatamente all’analisi e alla valutazione dei fatti, in collaborazione con il docente coordinatore di classe e con gli altri insegnanti della scuola. Scopo di tale fase è la raccolta di informazioni dettagliate sull’accaduto per esaminare la tipologia e la gravità dei fatti e decidere la tipologia di intervento da attuare.

A tale proposito il Team effettuerà interviste e colloqui con gli attori principali (chi ha fatto la segnalazione, la vittima, i compagni testimoni, gli insegnanti di classe), raccoglierà le diverse versioni e tenterà di ricostruire l’accaduto tramite la raccolta di prove e documenti (quando è successo il fatto, dove, con quali modalità).

Una volta raccolte le testimonianze, i soggetti coinvolti (docenti di classe, Team anti-bullismo, vicaria, dirigente) procedono alla valutazione. Se i fatti non sono configurabili come bullismo e cyberbullismo, non si interviene in maniera specifica, ma prosegue il compito educativo della scuola.

Qualora invece i fatti risultino confermati ed esistano prove oggettive di atti di bullismo e cyberbullismo, il Team aprirà un protocollo e proporrà le azioni da intraprendere condividendole con il Dirigente in forma orale e scritta.

Fase 3: SCELTA DELL’INTERVENTO E GESTIONE DEL CASO

A seguito di un’approfondita valutazione il Team sceglierà come gestire il caso attraverso uno o più interventi. Ogni caso ha naturalmente caratteristiche specifiche e andrà trattato in maniera diversa dagli altri. Tuttavia in linea di massima la procedura da seguire è la seguente:

  • supporto e protezione alla vittima per evitare che si senta responsabile;
  • comunicazione alla famiglia della vittima tramite convocazione: si descrivono i fatti e si fornisce supporto nell’affrontare la situazione, concordando modalità di soluzione e analizzando le risorse disponibili dentro e fuori la scuola (sportello di ascolto, educatori, altri.);
  • comunicazione alla famiglia del bullo/cyberbullo tramite convocazione: si descrivono i fatti, si preannunciano le sanzioni disciplinari, si fornisce supporto nell’affrontare la situazione, si analizza l’eventuale necessità di supporti personalizzati (sportello di ascolto, interventi psico-educativi);
  • convocazione straordinaria del Consiglio o del team di classe: scelta dell’intervento da attuare (approccio educativo con la classe, intervento individuale con il bullo e la vittima, gestione della relazione tra bullo e vittima, eventuale coinvolgimento dei servizi del territorio); scelta del tipo di provvedimento disciplinare da prendere nei confronti del bullo, in base alla gravità; condivisione della decisione con la famiglia;
  • lettera di comunicazione formale ai genitori del bullo/cyberbullo sulle decisioni prese dal Consiglio di classe o team di classe;
  • eventuale denuncia all’autorità giudiziaria in caso di reato.

Fase 4: MONITORAGGIO

Il Team anti-bullismo e cyberbullismo che ha condotto la gestione del caso, i docenti di classe e gli altri soggetti coinvolti provvedono ad un attento monitoraggio della situazione, con lo scopo di verificare eventuali cambiamenti a seguito dell’intervento, l’efficacia delle misure prese, la presa di coscienza delle proprie azioni da parte del bullo/cyberbullo, l’effettiva interruzione delle sofferenze da parte della vittima.

Per ogni aggiornamento delle azioni intraprese, il docente di riferimento o l'esperto esterno compilerà il Modulo SIC002 e lo invierà a no-bullismo@liceomajorana.edu.it